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Come farsi notare al lavoro

Non serve dire sempre di sì al capo o fingere di andare d’accordo con tutti. Per guadagnare visibilità, occorre sforzarsi di dare sempre il meglio di sé

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Della faccenda ci eravamo già occupati qualche tempo fa, ma trattandosi di una questione importante – che può segnare risvolti decisivi nella nostra carriera – ci è sembrato opportuno tornarci su. Partiamo col dire che, per farsi notare al lavoro, occorre filare liscio. La regola del “nel bene e nel male, purché se ne parli” qui non vale. Anzi, la cattiva nomea può costarci carissima perché se tutti i colleghi correranno dal capo per lamentarsi di noi, al boss non resterà molto altro da fare se non invitarci a sgomberare la scrivania. Per evitarlo, basta dare sempre il meglio di sé (o almeno sforzarsi di farlo), mostrandosi interessati, curiosi, volenterosi e altruisti. Senza rinunciare mai alla nostra autenticità: i dipendenti perfetti non esistono (come del resto i capi ideali), ma impegnarsi a fare emergere i propri lati positivi – anziché le proprie spigolature – può essere un ottimo punto di partenza.

5 consigli per farsi notare al lavoro

farsi notare al lavoro

Ma cosa dobbiamo fare, per conquistare le attenzioni delle persone che contano in azienda? Ci sono almeno 5 consigli che possono fare al caso nostro.

Non accontentarsi mai

Per non passare inosservati, occorre mostrarsi interessati e intraprendenti. Sia ben chiaro: il consiglio non è quello di sgomitare coi colleghi, ma di dare prova della nostra voglia di migliorarci. E di rivendicare il diritto ad essere valorizzati come meritiamo. Come si fa?

Se svolgiamo un lavoro routinario o ci vengono affidati incarichi che non ci gratificano affatto, chiediamo al nostro capo di concederci l’opportunità di dedicarci a qualcosa di più stimolante. Senza peccare di presunzione. Un dipendente che pretende di prendere le redini di un progetto delicato, non conquisterà i favori del suo superiore; ma una risorsa che si mostrerà disposta a mettersi in gioco e a superare i suoi limiti, si farà notare positivamente.

Non smettere mai di imparare

Una buona strategia potrebbe rivelarsi quella di mostrarsi costantemente curiosi. Informiamoci sulle possibilità di perfezionare la nostra formazione – c’è sempre un seminario, un convegno o un workshop da poter frequentare – e chiediamo al nostro superiore il permesso di parteciparvi. A farsi notare al lavoro sono i dipendenti che s’impegnano ad accrescere costantemente le loro competenze e si mostrano sufficientemente umili. Se chiediamo di frequentare un corso di formazione (o di aggiornamento o di perfezionamento) è perché sappiamo che non si finisce mai di imparare. E’ una consapevolezza a cui non tutti arrivano e che i capi, di norma, apprezzano parecchio.

Mostrarsi altruisti e disponibili

A giocare a nostro favore potrebbe essere anche la disponibilità dimostrata nei confronti di chi ci sta accanto. Aiutiamo i colleghi in difficoltà, condividiamo le nostre esperienze e conoscenze con loro e sforziamoci di mantenere sempre un clima collaborativo in ufficio. E’ vero: ci sono giornate in cui il tempo non basta neanche a ultimare le nostre consegne, ma liquidare una richiesta di aiuto con sufficienza o farlo in maniera garbata fa la differenza. Il capo potrebbe notarlo e convincersi a premiarci per lo spirito di squadra dimostrato in ogni occasione.

Curare il rapporto col capo

E’ un consiglio che deve essere “maneggiato con cura” perché il rischio di apparire degli irriducibili “leccapiedi” è particolarmente alto. Per farsi notare al lavoro, non occorre dire sempre di sì al capo né ridere fragorosamente alle sue battute (specie a quelle più infelici), ma palesare rispetto e considerazione per quello che dice e che fa. Basta interpellarlo al momento giusto, chiedendogli qualche consiglio sul da farsi. Ma senza esagerare troppo perché i superiori tendono a gratificare i dipendenti autonomi, che sanno cavarsela (quasi) sempre da soli. Per conquistarci le simpatie del nostro boss, basta essere educati e consapevoli del ruolo che riveste.

Essere socievoli e partecipativi

E chiudiamo con il più scontato dei consigli, che invita a partecipare ai vari eventi organizzati in azienda (meeting, feste, cene di lavoro ecc…). Che possono aiutare a conoscere nuove persone o a fortificare i rapporti già intrecciati con alcuni colleghi. Cerchiamo di relazionarci positivamente con il maggior numero di persone (pretendere che ci stiano tutti simpatici è impossibile) e di farci notare per la nostra carica comunicativa ed empatica. In ufficio inizieranno a parlare bene di noi, ma occhio alle malelingue e agli invidiosi.

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