Wwworkers lavorare in proprio grazie ad internet

Altro che bamboccioni. Hanno detto di no al posto fisso da dipendenti per rimboccarsi le maniche e avviare un’attività in proprio. Grazie al Web. Sono i wwworkers (www.wwwokers.it), coloro che hanno scelto internet come vetrina o strumento per la propria professione: si va dai designer agli artigiani, dai consulenti legali ai personal trainer, e persino una famiglia di pastori sardi (i Concas) che grazie al Web ha allargato il proprio mercato e offre la possibilità di adottare pecore a distanza. Ma andiamo con ordine: il sito www.wwworkers.it è stato fondato a gennaio 2010 da Giampaolo Colletti, giovane giornalista esperto in media digitali, per raccogliere oltre 2000 storie di professionisti che hanno avviato attività basandosi sul Web, nonostante la crisi. Progetto che poi è diventato un libro, Wwworkers, edito dal Gruppo24Ore.

“Io stesso”, racconta Giampaolo, “ho lasciato un lavoro a tempo indeterminato in una multinazionale per seguire la mia passione per le nuove tecnologie e mettermi in proprio. Ho fondato Filandolarete srl che crea e promuove servizi editoriali audiovisivi e realizza video per aziende e trasmissioni tv”. Ma come si decide di passare da un posto fisso ad essere imprenditori di se stessi? “In genere”, prosegue Giampaolo, “non è una scelta avventata: molti ci pensano per diversi anni, prima di lasciare il lavoro precedente. È necessario anche mettere da parte una cifra pari almeno a 10 o 20mila euro per avviare un’attività, oltre a credere molto in se stessi ed essere molto motivati, valutare le nicchie di mercato, avere idee forti che intercettino un determinato settore di pubblico”.

Leggi tutto

Unbreakfast: così i professionisti over 40 tornano in gioco

unbreakfast

Gli ultimi dati Istat sulla disoccupazione in Italia, parlano di un tasso dell’8,5%, cifra che sale al 29,2% tra i giovani in ottobre 2011. Se è drammatico per i ragazzi non trovare un impiego, vedersi proporre solamente contratti atipici (quando va bene) oppure di stage, è altrettanto tragico ritrovarsi a 40-50 anni senza un lavoro. Licenziati pur avendo alle spalle una solida professione, tagliati dall’ufficio risorse umane perché “troppo costosi”. Capita anche ai manager e ai professionisti affermati, di rimanere a casa e di doversi reinventare. E per loro, che avevano investito tutto sulla carriera, accettare un licenziamento non è semplice, così come non lo è sentirsi rifiutare perché “troppo competenti”.

Ma deprimersi non serve: quel che occorre è una rete di contatti e la consapevolezza di potersi rimettere in gioco, anche cambiando mestiere, se serve, o comunque uscendo dagli schemi precedenti. UnBreakFast, attiva a Milano dal 2007, è un’associazione volontaristica che ha lo scopo di aiutare i manager d’azienda, “coloro che seguivano e gestivano persone, soldi e processi”, e i quadri, a reinserirsi nel mercato del lavoro. Persone che sono state licenziate in maniera repentina, per tagli aziendali, fusioni o spostamenti all’estero della produzione, che non sanno come affacciarsi di nuovo sul mercato, che magari hanno tentato la strada del libero professionismo senza successo, ma che sono pronti a prendere la rincorsa per farcela di nuovo. L’idea è nata da Chiara Bonomi, ex direttore della Comunicazione per una grande società del software e attualmente, dopo tre anni in una società di media relations, lavora come libera professionista ed è in procinto di aprire una propria azienda.

Leggi tutto

Bonus alle aziende che assumono under 35! Ed agli “over”? Chi ci pensa?

uomotriste

Spesso su Bianco Lavoro abbiamo parlato di “limiti di età” nell’accesso al lavoro e discriminazione su base anagrafica. Dando sempre per scontato che il governa debba impegnarsi per eliminare ogni ostacolo affinché nessun lavoratore, giovane o in età matura che sia, debba essere discriminato.

Molti sono i lavoratori usciti dal mercato del lavoro oltre i 35 o 40 anni, che lamentano il fatto che in molte offerte di lavoro viene richiesto “età massima 35 anni”, quando sappiamo bene che a livello europeo, come anche per la legislazione italiana sarebbe fatto divieto “discriminare” intere fasce di età nell’accesso al lavoro.

Pensavamo che il nuovo governo potesse essere più equo e cercare di risolvere questo problema, invece all’articolo 2 della nuova manovra leggiamo di forti ed importanti bonus per le aziende che assumono “giovani sotto i 35 anni” e “lavoratori di sesso femminile”! In pratica si “legalizza” ed ufficializza questa brutta pratica di cercare “età massima 35 anni” ma anche di discriminare per sesso… sarà ora quindi perfettamente legittimo cercare per le offerte di lavoro donne ed under 35.

Leggi tutto

Tasse: gli italiani preferiscono tagli alle spese

In questo periodo l’Italia è sotto accusa da diversi punti di vista e alla popolazione è stato chiesto di dare un parere sull’attuale situazione. A quanto pare secondo un sondaggio effettuato da Confesercenti, la popolazione preferisce i tagli sulle spese generali, piuttosto che l’aumento delle tasse.

Quasi due italiani su tre, desiderano che il Governo si decida a scegliere la riduzione della spesa pubblica, piuttosto che continuare ad aumentare le tasse. Il 29% della popolazione, vede possibili sia tagli che aumenti di tasse per favorire una ripresa economica sostanziale.

In realtà sommando le persone che risultano favorevoli ai tagli della spesa pubblica, ci si accorge che la percentuale delle persone a favore raggiunge il 94%, solamente un 3% della popolazione considera praticabile solo l’avvio dell’aumento delle tasse per tutti.

Leggi tutto

Downshifting: intervista a Simone Perotti

simone

Scalare una marcia, fare un piccolo passo indietro, andare più piano, ma per ammirare meglio il panorama. È questo, in fondo, il senso del downshifting e di chi ne abbraccia la filosofia. Di chi decide, cioè, di rinunciare a una carriera in continua ascesa per dedicarsi ai propri hobby e alle proprie passioni. Come? Riducendo il salario, i ritmi e le ore di lavoro (alcuni addirittura lasciandolo, un impiego) per vivere una vita diversa, fatta di consumi ridotti e un’agenda meno fitta. Magari lavorando meno ma iniziando a coltivare un orto, oppure dedicandosi al fai-da-te e decidendo di riparare da sé la bicicletta o la macchina, o di tornare, per quanto possibile, al baratto.

Il downshifting, diciamolo, riguarda spesso manager e professionisti che scelgono di limitare la propria attività professionale e la propria vita dominata dalle tecnologie per prendersi più tempo per sé o la famiglia. Magari optando per un part time o per il telelavoro, rifiutando promozioni o determinati compiti che porterebbero lustro, certo, ma anche una notevole dose di stress. Oppure decidendo di condividere il lavoro con un collega, o ancora lasciando l’impiego “storico” e solido per dedicarsi ad altro, come ha fatto Simone Perotti, 45 anni, che da manager nel settore della comunicazione a Milano, 4 anni fa ha deciso di lasciare tutto per trasferirsi in riva al mare, in Liguria, per dedicarsi alla scrittura, alla barca a vela, alle sculture in ardesia, legno, sughero, e poi barattando oggetti che non usa più e svolgendo lavori saltuari, come la pulizia delle barche, per mantenersi. Con quanto? 850 euro al mese, assicura. Ma come fa?

Leggi tutto

Crisi economica europea: sondaggio sulla percezione dei cittadini

crisieuro

In queste ultime settimane non si fa altro che parlare della crisi economica europea e di tutti i problemi che toccano le principali nazioni. Si sente parlare di default dell’euro e oltre un terzo dei cittadini europei, attualmente in possesso di un posto di lavoro è preoccupato di perdere l’occupazione.

Dal 2009 a oggi la percentuale di persone preoccupata per il proprio destino lavorativo è in netto aumento. Secondo un autorevole sondaggio delle istituzioni comunitarie, gli abitanti della popolazione europea, hanno la sensazione che l’Euro Zona nel suo complesso ha fatto un passo indietro negli ultimi anni.

Secondo le statistiche, il 71% degli europei è pessimista sulla possibilità che la crisi economica finirà presto, mentre l’87% degli intervistati è convinto che la povertà è aumentata di molto.

Le prospettive degli intervistati sono piuttosto negative, infatti, nessuno pensa di uscire al più presto da questa situazione, nonostante alcune notizie facciano sperare per il meglio.
La popolazione europea attualmente è fiduciosa di avere lavoro per i prossimi due anni, ma per il futuro non si sa come andrà avanti la situazione dell’occupazione in Europa.

Leggi tutto

Come convincere l’azienda che la mia è una buona candidatura?

colloquio

email pervenuta a La Posta di Bianco Lavoro

Ho 35 anni e vorrei sottoporre un quesito che da mesi mi fa riflettere sul mondo del lavoro, premetto attualmente lavoro grazie ad un’agenzia interinale che non ha deluso le mie aspettative e che devo dire si è rilevata una vera propria sorpresa per me.

Il mio quesito riguarda la lettera di presentazione da presentare in fase di colloquio o nelle candidature, e cioè provengo da una situazione di mobbing, ho dovuto lasciare il mio lavoro per mobbing, dopo una breve battaglia ho lasciato un posto di lavoro di 6 anni e grazie a questa agenzia ho trovato nel giro di poco un’altra occupazione che ahimè non è la mia ma che ho dovuto cogliere per ovvi motivi, avendo un mutuo e delle spese che come tutti sanno bisogna fronteggiare con uno stipendio mensile.

Leggi tutto

Piattaforma Europea per l’integrazione dei Rom: meeting in corso per garantire: salute, formazione, lavoro ed abitazione.

rom_man

In Unione Europea la popolazione Rom rappresenta, con i suoi circa 11milioni di membri, la più grande minoranza etnica ed è molto frequente che tale minoranza subisca discriminazioni e sia oggetto di pregiudizi.

La popolazione Rom rappresenta circa l’1,7% del totale dell’Unione Europea, ma a tirare in alto le percentuali sono principalmente Bulgaria, dove i Rom sono il 10%, Romania (8%) e Ungheria (7%).

In Italia, benché l’argomento Rom sia spesso all’ordine del giorno nei media, la percentuale di presenza Rom è fortemente sotto la media: circa 150.000 persone per una percentuale sulla popolazione totale dello 0,23%.

La Piattaforma Europea per l’integrazione dei Rom è stata creata per supportare le politiche di integrazione messe in atto dagli stati membri. Si è riunita per la prima volta nell’aprile 2009.

Nelle giornate di oggi e domani si sta tenendo un meeting con il preciso intento di orientare e supportare gli Stati membri nell’attuazione delle politiche volte all’integrazione Rom nella società civile, con particolare riferimento a: Salute, formazione, lavoro ed abitazione.

Leggi tutto

Anche l’Italia è coinvolta nel progetto delle “mentori” per l’imprenditoria femminile in Unione Europea

Pur avendo tutte le potenzialità per far si che vi sia la reale parità uomo-donna, l’Unione Europea registra un numero di donne che lavorano in maniera autonome che è la metà rispetto agli uomini.

Per questo motivo nasce la rete europea delle “mentori”. Si tratta di 170 donne di successo, imprenditrici o dirigenti d’industria, provenienti da 17 Paesi membri UE.

Il loro compito sarà quello di indirizzare e supportare le giovani imprenditrici europee nella fase iniziale dell’avviamento.

Il lavoro autonomo si concilia con le scelte di vita di una donna molto meglio del lavoro dipendente, dando flessibilità nell’orario di lavoro ed autonomia nelle proprie attivita; questo è il concetto che spinge l’Unione Europea ad investire su questo progetto.

Leggi tutto

Produzione industriale italiana in forte calo rispetto al resto dell’Unione Europea

grafico_eurostat1

Nel mese di settembre 2011 rispetto ad agosto 2011, la produzione industriale è diminuita del 2,0% nell’eurozona, ma solo del 1,3% nell’Europa a 27. L’Italia abbassa le medie Europee con un brutto -4,8%

Su base annuale, paragonando il settembre 2011 con il settembre 2010, la produzione industriale è comunque aumentata del 2,2% nella media europea. Ma anche in questo caso per l’Italia niente da festeggiare, andando a registrare una percentuale negativa: -2,2%.

Queste sono le stime ufficiali pubblicate da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea.

Nel seguente grafico è possibile vedere come comunque la progressiva ripresa, dopo il fondo toccato nel periodo marzo/giugno 2009, stia continuando constante ed in maniera equilabrata in tutta l’Unione Europea, sia nei Paesi che adottano l’euro sia negli altri:

Leggi tutto

La TV non aiuta chi cerca lavoro? Forse il web un po’ più!

tv_web

email pervenuta a La Posta di Bianco Lavoro

Ho 40 anni sono disoccupato, continuo a cercare lavoro in tutta Italia e mi accorgo che ci sono sempre più enti, agenzie interinali, affiliati e soprattutto programmi televisivi che secondo me svolgono male il loro lavoro…
L’ informazione televisiva che per molti di noi è la più importante è necessaria e deve esserci, ma spesso anche se i programmi di attualità mettono in risalto le lamentele di giovani che non trovano posto di lavoro (giusto), giovani che non vanno a fare lavori più umili perché hanno studiato per anni o perché preferiscono continuare a studiare (solo in parte lo trovo giusto, vista l’attuale situazione) e nella stessa trasmissione poco dopo effettuano le interviste a titolari di ditte o aziende es. caseifici, allevatori etc.. che non riescono a trovare personale, tutto questo secondo me è semplicemente assurdo perché ancora pochi minuti dopo fanno delle interviste a persone over 40 ed over 50 che non riescono a trovare lavoro ed alcuni non hanno più un posto dove dormire, mangiare e ripararsi dal freddo.

Più passa il tempo e più persone ex trentenni quindi oggi over 40 e 50 cercano posto, la nostra vita ci passa d’avanti senza alcuna possibilità d’avere un futuro lavorativo e sociale normale come lo hanno avuto molti negli anni ’70.

Allora mi chiedo:

Leggi tutto

Il mondo del lavoro visto da un navigante che ha girato il mondo

navemercantile

email pervenuta a La Posta di Bianco Lavoro

Attualmente sbarco il lunario con un lavoro di conduttore di caldaie ed il mondo del lavoro mi ha sempre affascinato.

La mia iscrizione a biancolavoro.it non serve a me quindi, ma è prettamente correlata alla necessita’ di alcuni amici che necessitano trovare lavoro o perchè licenziati, o perchè interessati ad iniziare una nuova attività. Tutta gente che purtroppo non sa usare il computer, ed io faccio da tramite.

A me dispiace vedere tanta gente a spasso: padri di famiglia, gente che sicura del proprio lavoro ha comprato casa col mutuo e che adesso non possono onorare, giovani senza futuro per strada e che più delle volte preferisce delinquere, diplomati ed universitari a spasso o costretti ad accettare un lavoro fuori della loro capacita’ intellettiva,donne e magari madri che preferiscono prostituirsi purtroppo di vedere i loro figli morire di fame.

Leggi tutto

Lavorare per Facebook: in USA ma anche in Europa ed in Italia (a Milano)

lavorare per facebook

lavorare per facebook


Esistono numerose sedi sparse in tutto il mondo, pertanto le offerte lavorative si riferiscono sia a diversi ambiti che a diversi luoghi; dalla Francia, all’Inghilterra, a New York, fino alla California ed al Texas ed anche all’Italia.
Anche in Italia infatti, il famoso social network può vantare una sede commerciale a Milano, con posizioni lavorative a supporto del numero sempre più crescente di inserzionisti ed utenti nel Sud Europa e diretta dal Commercial Director Diego Oliva. 

Leggi tutto

Mi assumono, ma a patto di scavalcare l’agenzia che mi ha presentato! Accetto?

email pervenuta a La Posta di Bianco Lavoro

Settimana scorsa ho fatto un colloquio tramite il ramo selezione di una grossa agenzia interinale. Sarebbe un contratto diretto con l’azienda e non tramite l’agenzia, che in questo caso fa solo da mediazione, poiché lavoro già a tempo indeterminato in un’altra azienda e non ho dato disponibilità a contratti a termine.

agenzie per il lavoro

Il lavoro mi interessa moltissimo, mi assumerebbero con la mia mansione (sono perito industriale e disegnatore CAD 3D) dandomi anche la formazione per i nuovi aggiornamenti e nuovi software, possibilità che ora non ho (e che mi spinge a cambiare).

Leggi tutto

Posso bluffare sul domicilio se mi rendo conto che preferiscono un “domiciliato in zona”?

email pervenuta a La Posta di Bianco Lavoro

Ho 33 anni e da un paio di anni sono tornato vivere in Calabria in una zona (ahimè) a bassissima occupazione. Guadagno qualche spicciolo con dei lavoretti di consulenza su internet, ma nei precedenti cinque anni avevo lavorato a Padova, con risultati soddisfacenti ed avevo un buon lavoro. Sono laureato in scienze e tecnologie alimentari e visitavo le aziende clienti per descrivere tecnicamente i servizi dell’azienda per cui lavoravo, sempre comunque nel mio settore. Poi purtroppo la crisi si è fatta sentire, non hanno potuto tenermi, ho perso quel lavoro e non sapendo più come pagare l’affitto sono rientrato a vivere dai miei.

Ora mi rendo conto che in Veneto o comunque nel Nord Italia ci sono nuovamente spazi per professionalità come la mia e sto inviando diversi CV mirati, dichiarando in maniera esplicita che sono disponibile al trasferimento immediato (lo sono davvero, posso trasferirmi in meno di due giorni). Nonostante questo mi rendo conto che vengono favoriti candidati che sono già “in zona”, è venuto fuori in una telefonata in un caso ed in altri casi ho visto che hanno contattato miei ex colleghi rimasti a Padova e non me.

Leggi tutto

Disoccupazione: i dati migliorano, ma non per i giovani

L’analisi statistica del primo semestre 2011 sulla disoccupazione in Italia ci segnala una lieve diminuzione e, porta il nostro Paese al pari di altri Stati membri dell’Unione Europea. Per il 2011 Italia, Francia e Germania sono Paesi dove vi è una lieve ripresa dell’occupazione mentre Grecia, Spagna ed Irlanda sembrano ancora sofferenti. I dati sono analizzati da esperti dell’Isfol (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori) in una nota informativa ‘Occupazione e disoccupazione in Italia e in Europa’ che fa da premessa allo studio ‘Lisbona 2000-2010: rapporto di monitoraggio Isfol sulla Strategia europea per l’occupazione’, pubblicato in questi giorni per la collana ‘I Libri del Fondo sociale europeo’.

Leggi tutto

Manovra e “licenziamenti facili”: cosa davvero cambia

licen

La manovra economico-finanziaria del 2011 ed alcune successive modifiche hanno messo mano anche allo Statuto dei Lavoratori. Nei fatti gli emendamenti votati tra settembre ed ottobre prevedono che gli accordi aziendali o territoriali potranno derogare non solo i contratti nazionali ma anche e sopratutto lo Statuto dei Lavoratori. Sarà molto più facile licenziare perchè sparisce anche la giusta causa ed il reintegro, infatti se nello Statuto dei Lavoratori resisteva, nonostante gli attacchi degli scorsi anni, l’articolo 18, ora nella realtà esso sparisce poiché con le deroghe territoriali o aziendali anche le imprese o ditte che hanno più di 15 dipendenti potranno licenziare senza giusta causa, dunque senza il reintegro previsto dall’articolo 18.

Leggi tutto

Risoluzione Europea: più facile l’accesso per Rumeni e Bulgari nel mercato del lavoro

rumbulh

Buone nuove per i cittadini rumeni e bulgari. Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che obbliga gli Stati membri ad accogliere sul proprio mercato di lavoro i cittadini rumeni e bulgari entro il 31 dicembre 2011. Nei fatti è stato rilevato che nel mercato di lavoro degli Stati membri non vi può essere nessun impatto negativo dalla presenza di lavoratori provenienti dall’Est europeo, questo importante dato è dimostrato analizzando i dati di tutti quei Paesi che già da anni accolgono benevolmente i lavoratori provenienti da quei Paesi entrati a far parte dell’UE a partire dal 2004.

Leggi tutto

Donne: spunti pratici per conciliare famiglia e lavoro

In Italia le donne sono il maggior numero della popolazione attiva, purtroppo però la questione di genere pare essere una delle maggiori piaghe del mondo del lavoro made in Italy, è di questi giorni l’ultimo rilevamento statistico che dimostra come tra le fila dei disoccupati oltre ai giovani, notevolmente alto sia il numero delle donne.

La donna spesso è costretta a non lavorare per motivi contingenti di vita quotidiana pratica, in genere, se sposata o con famiglia a carico una donna ha sicuramente maggiori problemi rispetto al collega uomo, questo perchè deve dividere il proprio spazio quotidiano tra lavoro e famiglia, se poi si hanno figli in età infantile lavorare diventa ancora più difficile.

Leggi tutto

Protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Procura della Repubblica per contrastare infortuni e malattie professionali

nehodapracovisko

Promuovere la sicurezza sui luoghi di lavoro e prevenire le malattie professionali è l’obiettivo di un Protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Procura Generale della Repubblica.

La Regione Toscana si impegnerà ad utilizzare una parte delle somme derivanti dalle sanzioni inflitte dalle Asl alle imprese che hanno violato la normativa sulla sicurezza, oltre ad avviare percorsi formativi destinati alle ditte, al fine di elevare gli standard di sicurezza per i lavoratori.

Il protocollo prevede che Regione e Procura promuovano e ottimizzino, in termini di completezza e tempestività delle informazioni, la collaborazione tra loro e con gli altri enti destinatari delle informazioni sugli infortuni e sulle patologie da lavoro.

Leggi tutto

× Eccomi!