Operaio albanese muore sul lavoro, la famiglia ha diritto ad un risarcimento 10 volte inferiore rispetto alla norma.

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Appena letta la news, ho pensato ad uno scherzo di cattivo gusto, oppure ad una “esagerazione” giornalistica… ed invece tutto vero. Un operaio albanese è morto sul lavoro lavorando per una ditta italiana in Spagna, il tribunale di Torino risarcirà i familiari con cifre 10 volte inferiori a quelle che sarebbero state se fossero stati italiani e non albanesi. Motivazione: il costo della vita in Albania è molto basso, per cui dare dei risarcimenti con cifre “italiane” significherebbe per i familiari “ingiusto arricchimento”.

È uno di quei casi in cui ci si vergogna di essere italiani e contemporaneamente ci si rende conto del perché sui temi più delicati siamo lo zimbello dell’Europa.

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Lettera di presentazione: questa sconosciuta! Oltre il 95% le lettere “sbagliate”

Su un campione di 15.000 candidature inviate negli ultimi tre mesi ad oltre 4.000 offerte di lavoro differenti, l’Osservatorio Bianco Lavoro (divisione di biancolavoro.it con compiti di analisi e statistiche sul mercato del lavoro) ha analizzato le relative lettere di presentazione. Il risultato è devastante: solo 705 (appena il 4,6% quindi) sembrano scritte in maniera corretta.

I criteri usati per definire una “lettera di presentazione” corretta sono stati:

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Quanto deve pesare il Curriculum in kb?

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Molto spesso si parla di CV e si discute su come prepararlo, impostarlo e magari presentarlo, quasi mai si approfondiscono invece gli aspetti “tecnici” del nostro bel file Curriculum, eccone uno:

Che dimensione deve avere il CV in termini di kb?

Su Bianco Lavoro abbiamo notato che ogni giorno il software di caricamento file respinge circa il 10% dei CV caricati perché “troppo grandi”, eppure il sistema informatico è settato per accettare CV anche 5 volte più pesanti dello standard. Cosa succede allora? Succede che molti confondono la “lunghezza” del CV con il suo “peso”, non sono rare infatti le mail che ci arrivano del tipo “il sistema dice di ridimensionarlo, ma è solo 2 pagine”!!!!

plurale curriculum

Quanto deve pesare un buon CV:

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Prima di inviare una candidatura online… rifletti! La qualità paga molto più della quantità.

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Nell’era “pre-internet” candidarsi alle offerte di lavoro era veramente molto faticoso, richiedeva tempo ed aveva anche dei costi… chi lo ricorda? Bisognava aspettare il giorno in cui sui vari quotidiani venivano pubblicate le offerte, analizzarle una ad una, stampare il CV e la lettera di presentazione, imbustare, affrancare ed infine andare ad imbucare. A quel punto ci si affidava alle Poste Italiane che in qualche giorno avrebbero recapitato la nostra candidatura.

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Quando l’estate finisce nel mio paese.

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Resoconto di fine estate in una località turistica del Sud Italia

Quando si restringono le file di ombrelloni e la spiaggia alleggerita di bagnanti e si incontrano file di esseri umani cariche di bagagli sulla strada che porta alla fermata degli autobus, allora vuol dire che anche il lavoro è finito.
Chiudono le piccole e grandi imprese. Serrano le porte i ristoranti all’aperto, le tante pizzerie, i residence, gli alberghi.

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500 hostess pagate per fare da pubblico ai discorsi di Gheddafi, così vogliamo lavorare per ottenere la reale parità dei sessi in Italia?

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La notizia impazza su tutti i media ed i TG ne parlano quasi come una situazione particolare e divertente: 500 hostess sono state reclutate e retribuite da una agenzia specializzata per partecipare come ospiti ad un incontro con il dittatore libico Gheddafi a Roma.

L’incontro vi è stato, l’agenzia ha fatto bene il suo lavoro, ha reperito tutte le ragazze richieste ed il dittatore ha potuto fare al folto pubblico femminile pagato i suoi discorsi, invitando (tra le altre cose) le ragazze a convertirsi all’islam e sposare un uomo libico.

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Servizio INPS Risponde: tanta superficialità e zero risposte

E’ arrivata la risposta tramite il servizio “INPS Risponde” al quesito che avevamo fatto il 13 luglio e di cui parlavamo alcuni giorni fa… la risposta è talmente ridicola e superficiale da dimostrare quanto poco INPS “curi” i propri contribuenti.

A voi giudicare:

Testo del nostro quesito inserito il 13 luglio 2010 nel sistema “INPS Risponde” ):

Buongiorno,

la mia richiesta è relativa alla compatibilità tra: richiesta indennità disoccupazione ordinaria e lavoro autonomo con Partita Iva.

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Le aziende più ambite dai futuri manager ed ingegneri

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In base ad un sondaggio condotto dal TRENDENCE INSTITUT di Berlino fra settembre 2009 e gennaio 2010 su un campione di circa 10.000 laureandi italiani in economia ed ingegneria è emerso che la futura classe dirigente ha le idee ben chiare.

Per i futuri ingegneri, l’azienda più ambita è la GOOGLE (13.3%) seguita da ENEL (11,3%) e da APPLE (10,8%).

Declassate Eni (da 2a a 6 a), Ferrari (da 3 a a 7 a) e Fiat (da 7 a a 9 a ).

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Lavori socialmente utili: cosa sono e come accedervi

In questo periodo caratterizzato da una forte recessione economica e da crisi nei settori lavorativi, è indispensabile conoscere ogni possibile opportunità di impiego.

Non tutti sanno infatti, che i lavoratori disoccupati e privi di trattamento previdenziale possono accedere ai cosiddetti lavori socialmente utili.

Tale tipologia di rapporto di lavoro si divide in:

    • lavori di pubblica utilità (mirati alla creazione di occupazione in nuovi bacini d’impiego);

    • lavori socialmente utili (mirati alla qualificazione professionale in settori innovativi e alla realizzazione di progetti con carattere straordinario);

    • attività socialmente utili (attività realizzate da percettori di trattamenti previdenziali).

 

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Subordinazione e contratto a progetto, assolutamente non compatibili

Istruzioni pratiche per trasformare il contratto a progetto in lavoro subordinato a tempo indeterminato e, in caso di cessazione del rapporto, per ottenere il pagamento delle differenze.

Art. 62 e 69 Decreto Legislativo n. 276/2003 – La tutela del lavoro – Contratto a progettto

Come evidenziato da diversi interventi èuniversalmente noto che il contratto a progetto sia oggi utilizzato dalle aziende operanti in Italia con lo scopo di aggirare la normativa ordinaria prevista per l’assunzione del personale mediante contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

In estrema sintesi, le aziende propongono (o impongono) ai lavoratori la sottoscrizione di contratti a progetto in sostituzione di contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato con il fine di ottenere diversi benefici tra cui:

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Passa il decreto sulla conciliazione: le strade per diventare Conciliatore Civile

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Mediazione: cos’è e che possibilità apre.

Il 26 maggio 2010 è passato al Senato, in via definitiva, il decreto legislativo n. 1082-B che, tra le altre disposizione volte per la maggior parte alla semplificazione burocratica, delega il Governo all’introduzione in via definitiva della conciliazione civile e commerciale. Il Governo entro 6 mesi dovrà introdurre questa “nuova figura” negli iter burocratici in materia di mediazione civile e commerciale.

Di che cosa si tratta?

La definizione di conciliazione recita così: “La conciliazione è un mezzo non contenzioso di composizione delle controversie”. Nella pratica applicando queste nuove direttive parlamentari molte delle cause civili e commerciali potranno essere risolte senza ricorrere al giudice. Rivolgersi ad un conciliatore significa poter “mediare” la controversia trovando un accordo tra le parti. Ed è proprio questa la funzione principale di questa nuova figura: la mediazione. La sua funzione è quella infatti di accompagnare le parti verso una negoziazione “pacifica”.

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Donne manager si, ma senza dichiararne l’età. Perchè?

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Esiste una rubrica sul Corriere della Sera che viene pubblicata ogni venerdi: “Cambi di Poltrona”.

Ogni settimana una lista con breve biografia (ed alcune foto) di una quindicina di nuovi manager assegnati ad importanti poltrone direzionali delle aziende più importanti operanti in Italia.

Vi è però una stranissima regola in questo elenco: di tutti gli uomini manager è indicata l’età subito dopo il nome, delle donne mai. Come mai?

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Il mobbing sul posto di lavoro: cosa è e come difendersi

Un milione e mezzo di lavoratori su 21 milioni di occupati in Italia è vittima del mobbing (monitoraggio Ispesl). È un fenomeno diffuso in tutti i paesi cosiddetti occidentali ma negli ultimi anni, i dati delle varie ricerche stanno riportando risultati allarmanti. Forse questo fenomeno è sempre esistito e nessuno gli aveva dato un nome o forse veramente sta prendendo piede in maniera massiccia solo negli ultimi anni. In qualunque caso non va sottovalutata l’entità di questo problema sociale che turba la vita di moltissimi onesti lavoratori.

La cosa peggiore di questo fenomeno è l’omertà che lo circonda. Purtroppo, infatti, il lavoratore “colpito” da mobbing è spesso lasciato solo dalle istituzioni ma soprattutto messo in disparte dai colleghi che lo isolano nella speranza di non venir coinvolti anche loro in questo processo.

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Pubblica amministrazione e Fannulloni: ecco perché il ministro Brunetta fino ad ora ha fallito!

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E’ vero ammettiamolo, quanti di noi all’inizio non hanno visto in Brunetta un eroe nella vendetta verso quei dipendenti pubblici che tanto spesso ci fanno penare, con le loro lungaggini, incompetenze, assenteismi, inutili burocrazie?

Tutti gli italiani e con cadenza periodica devono scontrarsi con quella macchina infernale che è la Pubblica Amministrazione, pronta a “punire” e “sanzionare” quando il cittadino è in difetto, ma quasi sempre assente ed indifferente quando si chiede aiuto.

Quanti giovani aspiranti imprenditori sono stati scoraggiati dall’avvio di una piccola realtà imprenditoriale dopo aver peregrinato in cerca di supporto ed informazione in sedi della Camera di Commercio, Agenzia delle Entrate, INPS, etc….

 

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Cercare lavoro senza internet: mezzi consigliati

Buonasera sono un ragazzo di 20 anni che ha il diploma di un liceo scientifico e per motivi personali non potrò andare all’università. tra un paio di mesi dovrò cambiare città e non potrò cercare lavoro su internet. mi potreste consigliare più metodi di ricerca di un lavoro che non sia internet per piacere? ad esempio: mi devo proporre per negozi, ristoranti ecc. o devo andare in qualche posto in particolare? vi prego aiutatemi!

Tommaso (Posta di Bianco Lavoro: info@biancolavoro.it)


Risponde per Bianco Lavoro: Roberta Pace


Nell’era di internet hai fatto proprio una domanda intelligente! Non scherzo…

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Perché scoprire qual è la nostra “strada” ci aiuterà a trovare lavoro.

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Nel mare di offerte di lavoro e in piena crisi economica un po’ tutti ci dimentichiamo delle nostre aspirazioni professionali. Che lavoro vorremmo fare? Come vogliamo guadagnarci da vivere?

Certo che chi deve mettere la “pagnotta a tavola” non ha tempo per queste sciocchezze… i giovani neolaureati poi sono così presi dalla frenesia di non entrare nella schiera dei disoccupati che accetterebbero qualsiasi compromesso… per non parlare poi di tutte quelle persone che devono rientrare nel mondo del lavoro dopo una maternità o una cassa integrazione…

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Le aspirazioni dei giovani italiani? Lavoro sicuro, facile e vicino a casa

Questo emerge da alcune interviste ai manager dei principali jobseekers italiani. I giovani, soprattutto neolaureati, non sono disposti a spostarsi da luoghi vicini alla famiglia d’origine, figuriamoci se all’estero. Cercano il classico posto fisso che, negli ultimi anni, è costituito da aziende molto grandi tipo Barilla, Ferrero o Ferrari. Fino a qualche anno fa avremmo detto le banche e qualche anno prima il classico posto statale.

Purtroppo questi dati che vengono dal “privato” sembrano concordare con la tesi del nostro ministro Brunetta che definisce i giovani Italiani “mammoni”.

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Diritto al Lavoro: questa volta sono gli immigrati a scioperare

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Gli scioperi per il diritto al lavoro, ovvero il sacro santo diritto che ciascun cittadino italiano ha di godere di una attività lavorativa, non sono certo nuovi nella storia dello Stato Italiano.

La disoccupazione infatti (seppur non sempre ai livelli attuali, difficilmente sopportabili) c’è sempre stata, cosi come le relative proteste di tutti coloro che, a causa di quest’ultima, hanno sofferto davvero.

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