ISTAT: diminuisce la disoccupazione, ma aumentano inattivi e precari

Secondo i dati ISTAT a febbraio 2011 il tasso di disoccupazione è pari all’8,4%,diminuendo dello 0,2% rispetto a gennaio e dello 0,1% rispetto all’anno precedente, ciò in un quadro di ripresa dell’inattività.

Nello specifico l’istituto nazionale di statistica rileva che a febbraio di quest’anno gli occupati sono 22,814 milioni, in aumento dello 0,1% rispetto a gennaio 2011, ma in calo dello 0,3% su base annua, diminuzione che riguarda la sola componente maschile.

Alla luce di questi dati l’ISTAT registra un tasso di occupazione pari al 56,7%, invariato rispetto a gennaio e in calo dello 0,3% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda i disoccupati, il loro numero, pari a 2,088 milioni, diminuisce del 2% su base mensile e dell’1% su base annua, tale flessione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile. Inoltre, gli inattivi tra i 15 e i 64 anni aumentano dello 0,1% rispetto al mese precedente, mentre il tasso di inattività resta stabile al 38%.

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Studiare e lavorare contemporaneamente: i diritti sul posto di lavoro

Sono sempre di più i ragazzi che scelgono di studiare e lavorare contemporaneamente, per potersi pagare gli studi e poter avere un’indipendenza economica .

La Corte di Cassazione con sentenza del 25/10/2005 descrive quali sono i diritti dei lavoratori con riferimento al diritto allo studio:

1) allo studente lavoratore deve essere data la possibilità di sostenere esami e per conseguire tale scopo, lo studente ha il diritto a ottenere turni di lavoro tali da permettergli la frequenza ai corsi e la conseguente preparazione di esami finali.

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Sicurezza sul Lavoro: Toscana la regione più virtuosa

La Toscana è la regione che registra una diminuzione degli incidenti sul lavoro rispetto alla media nazionale. Nel 2009, infatti, si sono registrati circa 39.000 infortuni, contro gli oltre 44.000 del 2008 circa l’undici, 3% circa in meno, di cui sessantatré mortali in rapporto ai settantotto nel 2008, cioè con un calo del 19,2% considerando che i dati del 2004 ne registravano novantasei.

Da sempre la Regione Toscana ha dedicato una certa attenzione al problema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, infatti, da anni è impegnata sul fronte del contrasto agli episodi di “sottotutela”.

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Meglio un capo introverso o estroverso?

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In tempi di crisi, come quello che stiamo vivendo, ma non solo, un capo espansivo e assertivo non è il migliore dei capi possibili per gestire al meglio un’azienda e guidare in modo efficace i rapporti di collaborazione con i propri dipendenti. Per i ruoli di responsabilità si rivelerebbero più adatti gli introversi e riflessivi. …

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CGIL: secondo Susanna Camusso sconfiggere il precariato si può!

La CGIL da sempre combatte la battaglia per far emergere il lavoro nero e lo sfruttamento dei giovani. Susanna Camusso sostiene che i precari hanno bisogno del sindacato, ma per cambiare la situazione è necessario essere uniti e uscire allo scoperto . La campagna “Giovani non + disposti a tutto” è una denuncia per dare un nome alle cose, ad una realtà drammatica dei giovani che cercano lavoro. Una realtà fatta di umiliazione, di sfruttamento, di frustrazione e di rabbia.

L’obiettivo è di quello di trasformare la rabbia in qualcosa di concreto. Prima di tutto è necessario costruire uno spazio di condivisione delle proprie esperienze e dei propri bisogni che trasformi la debolezza individuale di chi si affaccia al lavoro in una grande forza collettiva capace di spezzare il meccanismo dei ricatti e dello sfruttamento.

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Lavoro e maternità: diritti delle donne autonome e precarie

Analizzando i cambiamenti intervenuti in materia dal punto di vista legislativo, vediamo in che modo le madri lavoratrici autonome sono tutelate. Con la legge 546/1987, è stato introdotto anche nel nostro paese il diritto all’indennità di maternità sostitutiva della retribuzione, per le lavoratrici autonome.

Il testo di legge prevedeva per le lavoratrici autonome la possibilità di percepire durante i cinque mesi di astensione obbligatoria dal lavoro, un compenso pari all’80% della retribuzione convenzionale per il loro settore d’impiego. Tuttavia in questa normativa non era stato previsto, il caso di parto prematuro e la possibilità di usufruire dell’indennità concernente i due mesi antecedenti il parto.

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Technicolor: lavoratori protestano contro i licenziamenti

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I lavoratori della Technicolor in “esubero” hanno manifestato a Roma davanti alla sede dell’azienda perché non vogliono essere licenziati. Oltre al licenziamento i dipendenti non potranno usufruire della cassa integrazione, che nel loro caso è prevista solo in deroga ed è stata rifiutata dall’azienda.

La Technicolor è un’azienda giovane che si occupa di post produzione digitale e in pellicola. L’azienda fa parte di un gruppo multinazionale che opera in Italia nel settore dell’industria cinematografica e televisiva da più di cinquanta anni. In tempi di crisi generale, il settore più colpito è stato quello proprio quello della pellicola, dove sono previsti tutti i licenziamenti.

Il dubbio dei dipendenti è che l’azienda voglia licenziare per assumere del personale precario. L’età media dei lavoratori della Technicolor ha circa 35 anni, con un’anzianità di 9 anni.

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A Lecce e Brindisi immigrati sfruttati nel fotovoltaico

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Dietro il fenomeno dello sfruttamento degli extracomunitari nei parchi fotovoltaici nelle province di Lecce e Brindisi, potrebbe esserci un’organizzazione criminale.

Da racconti degli operai che hanno presentato denuncia contro la Tecnova, la società spagnola che ha avuto in subappalto dall’Ute, la costruzione di numerosi impianti fotovoltaici i cui referenti da alcuni giorni sono spariti nel nulla, lasciando due mesi di stipendio da pagare ai circa 750 lavoratori impiegati.

Le dichiarazioni degli immigrati al vaglio della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, traccerebbe un quadro ancora più oscuro di quello emerso nelle scorse settimane, dal momento che gli uomini impiegati nei cantieri della Tecnova sarebbero giunti in Salento da diverse parti d’Italia, rispondendo alle chiamate di intermediari italiani e stranieri.

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Il 65% dei manager desidera lavorare anche dopo il pensionamento

Diversi sono i motivi che spingono le persone a proseguire l’attività lavorativa anche quando potrebbero godersi il meritato riposo.

Al di là della crisi economica e del fatto che oggi si vive più a lungo, esistono degli studi che rivelano come continuare a lavorare anche dopo la pensione aiuta a mantenersi in salute.

Con l’attuale normativa la possibilità di lavorare anche dopo il pensionamento è favorita senza alcuna limitazione, sia con contratti di lavoro dipendente che in forma di lavoro autonomo.

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Italia: l’82% delle aziende offre lavoro flessibile… ma la disoccupazione raggiunge il 30%

In Italia “il paese del posto fisso”, risulta oramai che l’82% delle aziende offre al personale forme di lavoro flessibile.

La maggioranza delle aziende italiane ritiene che il lavoro flessibile determini maggiori vantaggi in termini di produttività del personale, riduzione dei costi e migliore equilibrio vita e lavoro per i dipendenti. Il 58% delle aziende ritiene che il lavoro flessibile comporti costi minori rispetto al lavoro fisso .

Dalla ricerca condotta da Regus, che ha coinvolto 17.000 aziende in 80 paesi, emerge che l’Italia si colloca vicino agli USA. Per quanto riguarda invece gli altri paesi europei, le percentuali delle aziende che hanno adottato un modello di lavoro flessibile vedono la Spagna al primo posto con l’88%, la Francia e Regno Unito con l’83% e all’ultimo posto la Germania con il 76%.

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Vittoria per i lavoratori dello spettacolo e della cultura: ripristinati i fondi

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Per il dirigente sindacale della Cgil Fulvio Fammoni il ripristino dei Fus, ossia dei fondi spettanti allo spettacolo e alla cultura, rappresenta un primo successo dei lavoratori, delle associazioni, delle istituzioni e dei sindacati, che si sono battuti contro i tagli del governo. La decisione è arrivata dopo l’ondata di proteste di manifestazioni contrarie ai tagli nel settore. Il Fus torna a 428 milioni, nei dettagli del decreto entra il Mibac. Il quale indica che questi dal 2011 saranno assegnati in misura permanente al ministero per i Beni e le Attività culturali.

Tali fondi saranno così ripartiti: 149 milioni di euro al Fondo Unico per lo Spettacolo, 80 milioni di euro alla tutela e al recupero del patrimonio storico, architettonico, artistico e archeologico e 7 milioni di euro agli istituti culturali.

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Giovani e disoccupazione: i ministri Sacconi, Meloni e Gelmini accusano “inattitudine all’umiltà”

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A fine gennaio i ministri Gelmini, Sacconi e Meloni hanno presentato il “piano occupazione giovani” per il 2011 una manovra di 1 miliardo e 82 milioni di euro per facilitare la transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro, accusando i giovani di “ inattitudine all’umiltà”, dichiarando che” c’è un pezzo di paese che quando si parla di lavoro manuale non capisce”.

I ministri dimenticano però che tanti giovani sono costretti a districarsi tra le offerte di lavoro più inqualificabili per entrare nel circuito del lavoro e poterci restare, ma ovviamente sempre come precari, perché chiedere un lavoro a tempo indeterminato con le dovute garanzie, anche dopo anni di gavetta è un miracolo al giorno d’oggi.

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CISL: rinnovo CCNL Commercio e Terziario

E’ stata sottoscritta tra Fisascat-Cisl , Uiltucs-Uil, e Confcommercio l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL nel Terziario . L’intesa interessa circa 3 milioni di lavoratrici e lavoratori addetti nella grande distribuzione e nelle piccole aziende della distribuzione del terziario e dei servizi.

Uno degli aspetti dell’intesa è quello di essere riusciti a mantenere l’unicità del contratto nel settore e aver disciplinato le materie in modo chiaro e minuzioso dentro i contenuti e gli obiettivi del nuovo modello contrattuale del 22.01.2009.

La durata del CCNL è pari ad un triennio. Sono confermati i due livelli di contrattazione nazionali, aziendali o territoriali, disciplinando le materie dei rispettivi livelli. L’aumento salariale (calcolato in relazione all’indice IPCA) è complessivamente quasi 1.800,00 euro in più in busta paga nel triennio 2011-2013.

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17 Marzo 2011 “non si lavora”: ha vinto il valore civile degli Italiani

17 Marzo 2011, festeggiamo i 150 anni dell’Unità D’Italia.

Dopo tante polemiche per arrivare a questo giorno, il buon senso dell’unità del nostro Paese ha prevalso sulle divisioni. Uno dei primi scontri ha riguardato Ignazio La Russa il ministro della Difesa e Maria Stella Gelmini il ministro della Pubblica Istruzione, il quale intendeva festeggiare la ricorrenza dell’Unità d’Italia, facendo rimanere aperte le scuole.

Alla Gelmini il ministro Ignazio La Russa ha replicato che: il 17 marzo deve essere una festa di serie A, sostenendo di essere pronto a proporre un decreto in Consiglio dei Ministri.

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Riforma Giustizia Alfano, cosa cambia?

Bozza Alfano sulla riforma della Giustizia, cosa prevede?

E’ da anni, dal lontano 1994, che Berlusconi annuncia la riforma della Giustizia. Da tempo e senza alcuna adeguata discussione in Parlamento, la riforma del sistema giudiziario italiano viene invocata da più parti, spesso annunciata a mò di spot (elettorale e non).

E dopo ben 21 anni, in un periodo tormentato per il Presidente del Consiglio impiegato a difendere se stesso da accuse gravissime, assistiamo ad una sorte di accelerazione che, seppur legittima, non sembra arrivare in un periodo davvero favorevole per qualsivoglia tipologia di riforma.

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Sciopero degli avvocati: No alla media conciliazione

Dal 16 al 22 marzo gli avvocati si asterranno da tutte le udienze per protestare contro l’entrata in vigore dell’obbligo della media conciliazione.

 

Il Blocco completo dell’attività forense è decisa dall’Oua, l’Organismo unitario dell’avvocatura, contro l’obbligatorietà della mediaconciliazione e la “rottamazione”della giustizia civile.

Nel mirino dei legali la novità che entrerà in vigore dal 21 marzo quando, prima di adire il tribunale o il giudice di pace sarà obbligatoria la preventiva visita presso uno degli organismi di mediazione accreditati dal ministero della Giustizia.

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FLC e CGIL: in piazza per difendere la Costituzione ed i tagli nella Scuola Pubblica

«Difendiamo la scuola pubblica e insieme la Costituzione “ spiega il segretario generale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo.

Il presidente del consiglio, ha fatto intendere di non tenere in considerazione due principi della Costituzione: la libertà di insegnamento che non può essere determinata da improvvisazioni personali e il declassamento della scuola pubblica a favore di quella privata.

Le sue parole riflettono quelle di una politica praticata, dove tutto ruota solo in funzione delle regole economiche come si deduce dalle iniziative della stessa ministra Gelmini: tagliando oltre 130 mila insegnanti e 45 mila tecnici-amministrativi, ha squalificato la scuola pubblica, senza far mistero di preferire quella privata.

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Diminscuono i morti sul lavoro, ma… difficile morire quando di è disoccupati

Concorso Inail

Alcuni giorni fa abbiamo pubblicato un articolo di news che riprendeva un comunicato INAIL:

Morti bianche, sotto i mille decessi e cali forti in agricoltura

In pratica l’INAIL “certifica” e “festeggia” per il successo della diminuzione degli incidenti. Non era un articolo di “opinione” ma semplicemente una “notizia” che riporta i fatti.

Un attento lettore, Lucio Pinetti, attraverso Facebook scrive:

“ma tutti state cadendo in questa trappola del regime ? le morti bianche sono in aumento di circa il 50% non è vero che sono in diminuzione, facciamo i calcoli e vi renderete conto. La crisi che ci ha investiti ha ridotto la forza lavoro di circa il 70% in edilizia, gli incidenti sono diminuiti del 20% sugli occupati totale 50% in più, stesso discorso vale in agricoltura se contiamo le imprese fallite vediamo che il numero è relativo alle imprese attive ed è quindi logico che sono in diminuzione.

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Offese ed insulti sul lavoro: lista di 7 sentenze della Cassazione

cassazione

Nel contesto lavorativo può capitare di perdere la pazienza, purtroppo nei casi peggiori può accadere che dalle discussioni si arrivi agli insulti e alle minacce , anche se è sempre consigliabile affrontare i problemi confrontandosi in modo civile. Tuttavia la Cassazione ha stabilito attraverso diverse sentenze che gli insulti o alcune parole di troppo, in …

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Quote rosa, quella legge per le donne che fa male alle donne

quoterosa
In questo periodo è quotidianamente all’ordine del giorno la tanto agognata legge per le “quote rosa”. Si tratta di un provvedimento per il quale i consigli di amministrazione dovrebbero avere per legge una quota fissa di donne.

Favorire le pari opportunità è giustissimo, trovare sistemi idonei per permettere alle donne di avere stessi diritti e doveri degli uomini è sacrosanto, ma questa legge proprio non mi va giù.

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